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RAPPORTO ANNUALE ISTAT
Mettere a fuoco la situazione economica e sociale del Paese fornendo utili elementi di valutazione
ai policy maker e informazioni a tutti i cittadini, integrando le informazioni prodotte dall’Istat e
dagli altri soggetti Sistan mediante le tecniche più aggiornate per la misurazione dei fenomeni
demografici, economici e sociali: questo da 16 anni l’obiettivo del
Rapporto Annuale
CONVEGNO USCI 2008
Nella scelta di Modena come luogo dell’annuale
convegno dell’Unione
statistica comuni italiani (Usci),
comune in cui è presente uno degli uffici di statistica più efficienti ed attivi del Sistan, si è voluto
anche fare riferimento alla forte vocazione industriale, sia manifatturiera che agroalimentare, del
territorio. Intitolato Impresa, sviluppo, territorio. Il ruolo della statistica locale, il convegno
si è svolto il 4 e 5 giugno; con la scelta di Modena si è sottolineata la dimensione industriale e produttiva
e, con essa, quella delle statistiche economiche
e dei comparti produttivi; statistiche che si auspica siano prodotte, elaborate, interpretate e
utilizzate avendo come riferimento territori delimitati, realtà locali, enti di governo delle comunità.
Uscire dalla dimensione di pedissequi produttori di statistiche demografiche standard
(per lo più per conto dell’Istat) o da quella di compilatori di preziosi e misconosciuti
annuari statistici, è la direzione che l’Usci ha indicato già a partire da alcuni anni,
proprio con i suoi convegni.
Da quello di
Reggio Calabria del settembre 2006, dedicato alle
rilevazioni di customer satisfaction per i servizi pubblici,
a quello di Padova del giugno 2007,
dedicato invece alla funzione della statistica a supporto della programmazione strategica e
gestionale. In tutti questi casi la proposta dell’Usci è stata quella di rendere protagonisti
gli uffici di statistica dei comuni per la produzione di informazioni statistiche ufficiali.
All’appuntamento di quest’anno hanno partecipato i più importanti esponenti della statistica
ufficiale e accademica, oltre a numerosi rappresentanti di comuni, province e regioni.
Sul sito dell’Usci è on line
uno speciale
FORUM P.A. 2008
La 19a edizione di Forum P.A. - Mostra convegno
dell’innovazione nelle Pa e nei sistemi territoriali
si è svolta dal 12 al 15 maggio presso la nuova Fiera di Roma. Fitta di interessanti
appuntamenti,
l’iniziativa ha confermato la sua vocazione di punto di riferimento per tutti gli operatori del
settore dell’amministrazione pubblica e non solo. Il tema della sentita esigenza di innovazione
e modernizzazione del Sistema Paese è stato al centro del convegno di saluto inaugurato dal
Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta e dal direttore generale
di Forum P.A. Carlo Mochi Sismondi.
L’Istat, come di consueto, ha partecipato con un proprio spazio espositivo incentrato su un tema
sempre più attuale, quello della valorizzazione dell’informazione statistica a beneficio del Paese;
per l’occasione è stato realizzato un breve filmato, ideato con lo specifico obiettivo di mostrare
ai visitatori del Forum quanto l’informazione statistica sia vicina alla vita quotidiana e quindi
prezioso strumento di conoscenza e di analisi della realtà. Realizzato con strumenti grafici,
presentava dati recenti, scelti tra la produzione dell’Istituto, che potessero essere
interessanti per i non addetti ai lavori: dati sulle famiglie, le abitudini quotidiane,
l’ambiente, l’economia, una ricca documentazione su argomenti che riguardano da vicino
la vita quotidiana come la raccolta differenziata dei rifiuti e la balneazione delle spiagge.
A disposizione del pubblico la nuova versione dell’opuscolo
Italia in cifre,un classico
della divulgazione, e l’Annuario
statistico italiano.
Per il suo significativo impegno, l’Istat ha ricevuto un riconoscimento dal Dipartimento
della Funzione pubblica per i risultati conseguiti in tema di sviluppo delle risorse umane
e formazione. Il Direttore generale Olimpio Cianfarani ha infatti ritirato per l’Istat un
attestato quale amministrazione che si è affermata fra le sei finaliste nella sezione Premi
Qualità indetto dal Dipartimento della Funzione pubblica, riservato alle amministrazioni
pubbliche che hanno espresso miglioramenti più significativi in tema di sviluppo delle
risorse umane e formazione.
RAPPORTO SUL MERCATO DEL LAVORO A ROMA
Il Rapporto
sul mercato del lavoro a Roma - 2007, che espone i risultati di ricerca
ed elaborazione dell’ufficio di statistica del comune di Roma, vuole costituire un contributo
di conoscenza delle caratteristiche e delle dinamiche più recenti della realtà del lavoro in
un'area complessa e dinamica come è quella che gravita intorno alla capitale.
Chi sono i lavoratori che trainano il sistema produttivo romano? Quali sono le principali
tipologie contrattuali che introducono i giovani al lavoro? Quanto i lavori atipici permangono nel
tempo anche per i lavoratori più maturi? Quali sono le forme del lavoro che coinvolgono le donne e
i cittadini immigrati a Roma? Su quali categorie e soggetti pesano di più gli infortuni che avvengono
in ambito lavorativo? Quanto la maggiore formazione è veicolo per una migliore collocazione nel
mondo del lavoro?
A queste ed altre domande si è cercato di dare una risposta che leggesse e interpretasse sia il
punto di vista dei lavoratori, che dal loro lavoro o dalla sua mancanza vedono dipendere parte
importante delle proprie scelte individuali e delle prospettive di vita, sia le richieste del
sistema imprenditoriale e produttivo. Il risultato è un quadro segnato da una evidente dinamicità,
da opportunità diversificate e da livelli professionali di eccellenza, nel quale si evidenziano
tuttavia alcune criticità, riscontrabili del resto anche nel complesso della realtà nazionale,
legate soprattutto alle forme intermittenti e instabili dei nuovi lavori atipici, alla insufficiente
occupazione femminile, al corto circuito fra alta formazione e lavori non sempre altrettanto
qualificati o sicuri. Temi, questi, che scavalcano il semplice piano dell’analisi della realtà
produttiva e del lavoro per transitare su un livello più ampio e complesso, che richiama questioni
legate alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, al ruolo del sistema di welfare nazionale
e locale nel garantire che la flessibilità non si trasformi inevitabilmente in trappola della
precarietà, all’importanza di una rete di tutele che contribuisca ad equilibrare la parte
imprenditoriale e quella del lavoro.
IL PROGETTO LABOR CONTRO SOMMERSO E INCIDENTI SUL LAVORO
Contrastare l’irregolarità del lavoro e far rispettare le norme sulla sicurezza:
questo l’obiettivo del
Progetto
Labor (Lavoro+azioni+benefici+organizzazione+rete),
coordinato dalla provincia di Torino, presentato il 15 maggio
all’Inail sotto
l’egida dell’Upi e finanziato con 1,6 milioni di
euro dal Dipartimento
affari regionali.
Lo spirito dell’iniziativa è quello unitario di affrontare, in collaborazione
con tutti i protagonisti istituzionali delle politiche del lavoro, le scottanti
e attuali tematiche del lavoro sommerso e degli incidenti sul posto di lavoro.
Conoscere le dimensioni dei fenomeni per poter predisporre soluzioni adeguate
è il presupposto da cui parte il progetto, diviso in sei sezioni, ognuna delle
quali intende sistematizzare la conoscenza dei vari aspetti del fenomeno.
La fase di sperimentazione integrerà i dati di diverse strutture legate al
mondo del lavoro e coinvolgerà 44 province italiane. Il progetto rientra
in un piano più generale che l’amministrazione centrale intende portare avanti
per incrementare l’utilizzo dell’informatica a supporto della sicurezza e della
regolarità del lavoro. Governo, regioni e province collaborano intensamente sul
fronte dell’informatizzazione, per far sì che i servizi pubblici per l’impiego
possano garantire scambi di dati tra gli stessi servizi, le amministrazioni centrali,
gli enti nazionali, gli uffici camerali, gli enti locali e le associazioni di
categoria del territorio.
RAPPORTO IMMIGRAZIONE DEL MINISTERO DELL’INTERNO
Un quadro completo sull’immigrazione in Italia viene tracciato da due pubblicazioni diverse,
ma complementari, edite dal Ministero dell’interno:
il
1° Rapporto sugli immigrati in Italia, curato
da Marzio Barbagli, e la ricerca dell’Osservatorio sociale sulle immigrazioni del Ministero, di cui
è disponibile on line
una
sintesi. Due diversi approcci finalizzati ad indagare un fenomeno che per
la sua complessità necessita di strumenti di analisi sempre più fini ed articolati. Il Rapporto,
analizzando dati Istat, Eurostat e dello stesso Ministero dell’interno, fotografa da un punto di
vista quantitativo la situazione dell’immigrazione in Italia, registrando un fenomeno che, quantunque
in crescita, non ha ancora raggiunto le dimensioni di altri paesi europei (l’Italia si situa al
dodicesimo posto per entità del fenomeno migratorio). La nazionalità romena, grazie all’ingresso
della Romania nella Comunità europea, risulta quella numericamente più consistente, mentre altre -
come quella marocchina, tunisina e filippina - sono in contrazione. Il fenomeno migratorio presenta
una sempre più marcata tendenza a diventare stabile: il dato è confermato tra l’altro da un’indagine
del Ministero della pubblica istruzione relativa all’anno scolastico 2006-2007 che registra un aumento
degli alunni stranieri iscritti alla scuola italiana. Il Rapporto ospita analisi rilevanti su altri
aspetti del fenomeno migratorio come le famiglie immigrate, la fecondità, il lavoro, il quadro normativo,
la mortalità (compresa un’analisi della mortalità infantile), i ricongiungimenti, il fenomeno
dell’irregolarità.
La ricerca dell’Osservatorio, che completa il quadro offerto del Rapporto, si caratterizza invece come
indagine qualitativa realizzata attraverso focus group e interviste approfondite con l’obiettivo di
identificare le caratteristiche salienti della percezione degli stranieri da parte degli italiani e viceversa.
UNESCO: EDUCAZIONE PER TUTTI ENTRO IL 2015
Il Rapporto
Education for All by 2015: will we make it? pubblicato
dall’Unesco
illustra, con ricchezza
di dati e di documentazione relativi a vari paesi, le principali tematiche dell’educazione a livello
mondiale oggi, facendo il punto rispetto all’obiettivo fissato dall’Unesco: Educazione per tutti entro
l’anno 2015, relativo all’impegno di fornire a tutti i bambini del mondo un’educazione di base
entro il 2015. Il quadro presenta da un lato dati confortanti: il tasso di iscrizione dei bambini
alla scuola elementare è cresciuto sensibilmente a partire dal 2000 (+36% nell’Africa subshaariana,
la zona geografica con l’incremento più elevato) e nel mondo il numero di bambini fuori dalla
scuola si è ridotto drasticamente dai 96 milioni del 1999 ai 72 del 2005, contemporaneamente
all’aumento della spesa pubblica e degli aiuti destinati all’educazione. Passi da gigante sono
stati realizzati anche per quanto riguarda la parità di genere a scuola, raggiunta nel 63% dei
paesi per il livello primario e nel 37% per quello secondario, mentre spesa per l’educazione e
fondi dell’aiuto destinati ad essa sono aumentati. Tuttavia, nonostante le buone notizie, il
Rapporto denuncia la permanenza di risvolti negativi: bassa qualità dell’insegnamento, elevati
costi e un grado persistente di analfabetismo tra gli adulti sono elementi che rischiano di
compromettere le possibilità di raggiungere l’obiettivo dell’educazione per tutti entro il 2015.
Dopo aver effettuato una valutazione delle strategie e dei programmi che si sono rivelati efficaci
per migliorare le politiche educative, il Rapporto procede a una disamina delle sfide che ancora
rimangono da affrontare.
Psn 2008-2010. Aggiornamento 2009-2010
Il Psn 2008-2010. Aggiornamento 2009-2010 è stato deliberato dal Comitato di
indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica (Comstat) il 19 giugno.
Sono in itinere le ulteriori fasi per la formalizzazione.
Programma statistico nazionale 2008-2010: in Gazzetta Ufficiale la delibera del Cipe
Nel Supplemento Ordinario n. 123 alla G.U. 13 maggio 2008 - serie gen. - n. 111
è stata pubblicata la deliberazione del Cipe
21 dicembre 2007 di approvazione
del Programma statistico nazionale per il triennio 2008-2010 (deliberazione n. 146/2007).
Il Psn 2008-2010 entrerà in vigore non appena sarà formalizzato l’intero iter di
approvazione. Si ricorda che sono consultabili on line su questo sito sia il
volume Parte prima - obiettivi e
progetti sia il Piano
di attuazione per l’anno 2008.
Istat/Eurostat: Conferenza europea sulla Qualità - Q2008
La European Conference on Quality in Official Statistics si
è svolta a Roma dall’8 all’11 luglio.
L’evento ha permesso la discussione, a livello europeo, dei più recenti sviluppi nel campo della
qualità e delle metodologie per le indagini statistiche, con un focus particolare sulla statistica ufficiale.
Corso Sis: La Statistica locale. Organizzazione, fonti, rilevazioni
Il corso,
che si terrà a Firenze dal 7 al 9 ottobre, si propone di presentare
un panorama completo delle funzioni e dei compiti degli uffici di statistica
degli enti locali, sia attraverso la ricognizione del contesto normativo sia
approfondendo, tra le possibili attività, quelle che possono qualificarne al
meglio le funzioni. Il termine
per iscriversi è il 20 luglio.
Piemonte in cifre 2008
È stata presentata l’11 giugno
a Torino la 16a edizione dell’annuario statistico
regionale curato da Unioncamere Piemonte, regione Piemonte e Istat.
Anche quest’anno è pubblicato assieme all’annuario il Quadro
Statistico Complementare
Annuario statistico della provincia di Bolzano 2007
L’Astat, l’Istituto provinciale di statistica di Bolzano, ha pubblicato
l’edizione 2007 dell’annuario.
Sono consultabili on line gli annuari statistici
dal 2001. È possibile richiedere il
dvd Raccolta statistica, che contiene tutti
i dati e le pubblicazioni dell'Astat.
The global information society: a statistical view
Il rapporto, curato
dall’ufficio di statistica dell’Unesco, fornisce
una ricca panoramica di dati sull’utilizzo delle Ict sia nei paesi industrializzati
che in quelli in via di sviluppo.
Regione Liguria: Sistema statistico regionale
Nella Gazzetta Ufficiale 14 giugno 2008 - 3a serie speciale - n. 24
è stata pubblicata
la legge
regionale 3 aprile 2008, n. 7, recante
Norme sul Sistema statistico regionale, che abroga la precedente
legge regionale 6 agosto 1996, n. 34.
Comitato consultivo europeo di statistica
Nella G.U. 19 maggio 2008 - 2a serie spec. - n. 38 è stata pubblicata
la Decisione
n. 234/2008/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 marzo 2008, che
istituisce il comitato consultivo europeo di statistica e che abroga la decisione
91/116/CEE del Consiglio (pubblicata nella G.U. dell’Unione europea 15.3.2008, n. L 73).
Il nuovo comitato sostituisce il comitato consultivo europeo dell’informazione statistica
nei settori economico e sociale ed assiste il Parlamento europeo, il Consiglio e la
Commissione garantendo che le esigenze degli utenti e i costi sostenuti dai produttori
e dai fornitori di informazioni siano prese in considerazione in sede di coordinamento
delle priorità e degli obiettivi strategici della politica dell’informazione statistica
comunitari. La decisione è in vigore dal 15 giugno 2008.
Comitato consultivo europeo per la governanza statistica
Nella G.U. 19 maggio 2008 - 2a serie spec. - n. 38 è stata pubblicata
la Decisione
n. 235/2008/CE del Consiglio, dell'11 marzo 2008, che istituisce il Comitato consultivo
europeo per la governanza statistica (pubblicata nella G.U. dell’Unione europea 15.3.2008, n. L 73).
Scopo del comitato è di fornire una supervisione indipendente del sistema statistico europeo
per quanto riguarda l’attuazione del Codice delle statistiche europee. La decisione è in vigore
dal giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.