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NEWSLETTER DEL SISTAN n. 33
23 GENNAIO 2007

L’Ufficio della Segreteria centrale del Sistan invia la newsletter in formato elettronico, con periodicità mensile, ad operatori degli uffici di statistica, docenti, esperti, leader d’opinione interessati al Sistema statistico nazionale e a chi si registra compilando la scheda d’iscrizione on line.
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A PROPOSITO DEL GIORNALE DEL SISTAN
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    CALENDARIO DEI COMUNICATI STAMPA DELL’ISTAT PER IL 2007
    ALTRE DIFFUSIONI dell’Istat

    RILEVAZIONE SUGLI ELEMENTI IDENTIFICATIVI, RISORSE ED ATTIVITÀ
    DEGLI UFFICI DI STATISTICA DEL SISTAN

    Anche quest’anno l'Ufficio della Segreteria centrale del Sistan sta conducendo l’indagine conoscitiva sugli uffici di statistica del Sistema statistico nazionale. Tale rilevazione, come avviene da quando il Sistan stesso è stato fondato, oltre che indagare lo stato dell’arte degli uffici di statistica (personale e strutture utilizzate, attività statistica svolta, diffusione della cultura statistica) raccoglie le informazioni che poi verranno utilizzate per la Relazione al Parlamento sull’attività dell’Istat e degli altri enti appartenenti al Sistan.
    L’indagine di quest’anno è indirizzata a circa 500 enti ed uffici di statistica (di ministeri, enti pubblici e privati, regioni e province autonome, province, prefetture-utg, camere di commercio, comuni capoluogo di provincia e uffici di statistica associati). Ad anni alterni sono invece interessati anche i comuni non capoluogo, portando quindi ad oltre 3.000 i soggetti coinvolti nella rilevazione.
    Novità rilevante del
    questionario utilizzato quest’anno per l’indagine, da restituire compilato entro il 31 gennaio, è nella parte relativa all’attività statistica svolta dall’ufficio. Due quesiti sono stati completamente riformulati per capire meglio il grado di penetrazione della statistica nell’organizzazione degli enti appartenenti al Sistema. Nella versione attuale viene chiesto all’ufficio di statistica di indicare non solo se e che tipo di attività svolge (rilevazione o trattamento di dati amministrativi) ma anche quali strutture dell’amministrazione di appartenenza hanno eventualmente richiesto l’effettuazione di tale attività. Viene inoltre chiesto, comunque, se si è svolta attività statistica anche senza il mandato di unità organizzative della propria amministrazione.

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    IL LAVORO DEGLI STRANIERI A ROMA
    Nel n. 3/2006 della newsletter trimestrale
    I Numeri di Roma - presentato in Campidoglio il 6 dicembre 2006 da Marco Causi, assessore alle politiche economiche, finanziarie e di bilancio - sono riportati i risultati della ricerca Il lavoro degli stranieri a Roma. La ricerca ha utilizzato i dati raccolti attraverso la rilevazione continua sulle forze di lavoro dell'Istat, che consente di individuare la popolazione straniera e di analizzare il livello e le caratteristiche della partecipazione al mercato del lavoro dei cittadini provenienti da altri paesi e residenti in Italia.
    Nel comune di Roma su una popolazione straniera di circa 155mila unità, 102mila persone sono occupate (9,4% dell'occupazione totale). Il 76% dei lavoratori stranieri trova impiego nei servizi, il 9% nell'edilizia, quasi il 10% nel commercio. Ma, fra i lavoratori stranieri che sono occupati nei servizi, il 52,4% svolge attività legate ai servizi sociali, prevalentemente alle dipendenze di famiglie o convivenze con ruoli di cura della casa o della persona (settore che assorbe invece solo il 6,3% dei lavoratori romani). Quasi il 13% degli occupati stranieri, inoltre, lavora in alberghi o ristoranti, a fronte del 7% raggiunto dal totale dei lavoratori in questo comparto.
    Nel comune, più del 48% delle professioni svolte dagli stranieri è tra quelle non qualificate, richiedendo soprattutto impegno fisico e resistenza (collaboratore domestico, assistente familiare, manovale edile, portantino nei servizi sanitari, commesso, ecc.). Per il 25% dei lavoratori stranieri, inoltre, l’inquadramento professionale è inadeguato rispetto alla formazione acquisita (mentre solo il 2% circa dei lavoratori romani laureati svolge impieghi di tipo operaio).

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    INTEGRAZIONE DELLE FONTI: IL CASO DEL SISTEMA INFORMATIVO STATISTICO
    DEL COMUNE DI MODENA

    Nel corso dell’Ottava Conferenza nazionale di Statistica, nella sessione Fare Sistema: i nuovi prodotti, Giuliano Orlandi e Giovanni Bigi del Servizio Statistica del comune di Modena hanno presentato il
    lavoro Integrazione delle fonti: il caso del Sistema informativo statistico del comune di Modena.
    Illustrando alcune applicazioni realizzate (in ambito demografico, economico, ambientale, sociale), i relatori hanno dimostrato come sia possibile analizzare in modo sufficientemente approfondito la complessità propria del livello comunale e conseguire risultati apprezzabili grazie all’utilizzo sia delle risorse umane e strumentali disponibili sia del patrimonio informativo proveniente dagli archivi comunali e di altri enti. Si è evidenziato che l’integrazione delle fonti, interne ed esterne all’amministrazione, rappresenta un passaggio obbligato per assicurare il buon funzionamento del Sistema a costi sostenibili e che il linguaggio condiviso, determinato dalla collaborazione instaurata, consente ai differenti attori di confrontarsi più utilmente sui contenuti.

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    COMUNE DI PADOVA: ANNUARIO STATISTICO 2005
    È stato pubblicato ad agosto 2006 l’
    Annuario statistico 2005, curato dal Settore Programmazione controllo e statistica del comune e contenente dati aggiornati al 31 dicembre 2005.
    L’annuario è articolato in undici capitoli (amministrazione; popolazione; territorio, ambiente e climatologia; sanità e assistenza pubblica e privata; istruzione e cultura; turismo; sicurezza dei cittadini; giustizia; economia; prezzi; consultazioni elettorali) ed è arricchito da un ampio glossario.
    Il comune, l’istituzione locale più vicina al cittadino, ha il compito, rafforzato dal principio della sussidiarietà, di gestire il sistema dei servizi sul territorio e pertanto necessita di informazioni statistiche puntuali, affidabili, coerenti, imparziali ed obiettive. Il comune di Padova si qualifica per la puntualità con cui ogni anno predispone un nutrito annuario di statistica con dati particolareggiati per il territorio, assolvendo ad una duplice funzione: in primo luogo, per il fatto stesso di continuare ad essere diffuso in versione cartacea, e non soltanto elettronica, l’annuario permette di conservare la memoria quantitativa della città; in secondo luogo, ma certo non meno importante, la produzione di statistiche rappresenta uno strumento fondamentale per una governance efficace della comunità, capace di individuarne e risolverne le problematiche ma anche di coglierne le opportunità di sviluppo.

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    IL VENETO SI RACCONTA. IL VENETO SI CONFRONTA. RAPPORTO STATISTICO 2006
    Il
    Rapporto, pubblicato dalla regione Veneto nel mese di luglio 2006, propone una vera e propria fotografia della società e dell’economia della regione. Indispensabile base conoscitiva per la programmazione economica e l’intervento sociale, il volume è giunto alla sesta edizione, confermando la sua vocazione di strumento utile a chiunque abbia necessità di conoscere a fondo una delle regioni portanti dell’economia italiana. L’analisi della regione in tutti i suoi aspetti - dall’economia, all’innovazione tecnologica, alle dinamiche sociali e territoriali nelle loro interconnessioni - viene condotta nel contesto nazionale e internazionale, confrontando la realtà del Veneto con quella di altre regioni italiane ed europee, rispetto al conseguimento degli obiettivi previsti dalla strategia di Lisbona. La maggior parte dei dati sono riferiti al 2005, con alcune anticipazioni al 2006; per i confronti internazionali sono stati a volte utilizzati dati di anni precedenti.
    Nella prima sezione, la Sintesi espone efficacemente luci ed ombre del Veneto attuale: parametri occupazionali molto vicini agli obiettivi di Lisbona, una propensione all’innovazione tecnologica inferiore alla media italiana, un quadro di coesione sociale positivo per la quasi assenza di povertà ma da migliorare sotto il profilo dell’istruzione e dell’abbandono scolastico.
    Elaborando e ponendo in relazione dati Istat ed Eurostat, la sezione Il Veneto si racconta mette in luce la vocazione industriale ed esportatrice del Veneto, effettuando un’analisi accurata dei settori produttivi. Viene inoltre dedicata un’attenzione specifica alla situazione demografica, caratterizzata da un notevole invecchiamento della popolazione e dalla forte presenza di residenti stranieri (seconda regione dopo la Lombardia).
    La seconda sezione, Il Veneto si confronta, è incentrata su una comparazione di lungo periodo; le regioni benchmark sono state scelte perché possiedono economie evolute, ad alto reddito e con dinamiche sociali somiglianti; i dati sono tratti da Eurostat e da Bach (Bank for the accounts of companies harmonised) ed il confronto si estende ad aspetti meno studiati come quello dell’attrattività turistica delle regioni.

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    LO STATO DELLA POPOLAZIONE NEL MONDO 2006
    Il
    Rapporto 2006 del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa), In movimento verso il futuro. Donne e migrazione internazionale, è dedicato agli effetti e al ruolo che le migrazioni internazionali delle donne hanno nel tessuto socio-economico mondiale. Oggi, le donne rappresentano quasi la metà dei migranti internazionali (95 milioni): migrano per sposarsi, raggiungere i mariti e/o la famiglia o per lavorare. Nel Rapporto, la cui edizione italiana è curata da Aidos-Associazione italiana donne per lo sviluppo, le donne migranti sono definite “un fiume silenzioso, ma possente”. Gli effetti economici delle loro migrazioni si possono valutare dalle rimesse: il denaro che le donne rimandano a casa può far uscire le loro famiglie, o addirittura intere comunità, dalla povertà. Un esempio: il 62% del miliardo di dollari di rimesse in Sri Lanka, nel 1999, proveniva dalle migranti.
    Ma non ci sono solo le donne che migrano per lasciarsi alle spalle situazioni di povertà, ci sono anche i cervelli in fuga: soprattutto infermiere, ostetriche e medici migrano alla ricerca di un paese che offra loro uno standard di vita e professionale adeguato e dignitoso.
    Le migranti tendono ad avere meno figli delle loro connazionali nei paesi di origine. I fattori che incidono sulla diminuzione dei tassi di natalità sono il matrimonio contratto in età più avanzata, la separazione dal partner, le pressioni economiche, i costi per la crescita dei bambini e la maggiore autonomia che le migranti conseguono proprio in virtù della migrazione. Studi pluriennali hanno dimostrato come negli anni i tassi di fecondità delle migranti – che almeno inizialmente sono più alti di quelli dei paesi ospitanti - vadano allineandosi a quelli dei paesi di destinazione.

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    IN BREVE...

    Programma statistico nazionale 2007-2009
    Il Psn 2007-2009, deliberato dal Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica il 21 giugno 2006, ha ricevuto il parere favorevole della Commissione per la garanzia dell'informazione statistica il 14 luglio e della Conferenza unificata Stato-Regioni-Autonomie locali il 27 luglio. È stato inoltre approvato dal Cipe nella seduta del 22 dicembre 2006.

    Circoli di qualità per il Psn 2008-2010
    È on line la
    delibera n. 1/07 dell’Ufficio della Segreteria centrale del Sistan che riporta la composizione dei 25 gruppi di lavoro permanenti, costituiti per settori d’interesse del Programma statistico nazionale per lo svolgimento dei compiti previsti dallo Statuto dei circoli di qualità.

    Formazione per il Sistan
    Nel 1° trimestre del 2007, l’attività di formazione sul territorio rivolta ai responsabili ed operatori degli uffici di statistica del Sistema coinvolgerà i comuni delle province di Latina, Bari, Treviso, Padova, Matera, Genova e Salerno. Per informazioni: peci@istat.it.

    Comunità Europea. Codice della statistica ufficiale
    In occasione dell’Ottava Conferenza nazionale di statistica è stato diffuso il secondo volume del Codice della statistica ufficiale, dedicato a L’organizzazione e il funzionamento della Comunità Europea. Coordinato da Roberto Tomei, è edito dall’Istat. Per richiedere una copia: scs@istat.it.

    Giornate di studio sulla popolazione
    Dal 14 al 16 febbraio il Gruppo di coordinamento per la demografia della Società italiana di statistica organizza presso la sede di Latina dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” la settima edizione delle Giornate di studio sulla popolazione.

    3° Rapporto Apat sulla qualità dell’ambiente urbano
    Il 18 gennaio, a Roma, è stata presentata l’edizione 2006 del rapporto, che nella sua realizzazione ha visto un coinvolgimento dei soggetti locali più diretto rispetto alle edizioni precedenti ed estende l’analisi a tutti i capoluoghi di provincia con popolazione superiore a 150.000 abitanti.

    Inea. Annuario dell’agricoltura italiana e Rapporto sul commercio con l’estero dei prodotti agroalimentari
    L’Istituto nazionale di economia agraria ha presentato le edizioni 2005 dei due volumi il 19 dicembre 2006 a Roma, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. On line gli abstract dell’Annuario e del Rapporto.

    56a sessione dell’Isi
    È possibile effettuare on line la registrazione alla 56a sessione dell’Istituto internazionale di statistica (Isi), che si terrà dal 22 al 29 agosto 2007 a Lisbona, Portogallo. La sessione è aperta a tutti i soggetti che si interessano di statistica, in particolare ai membri dell’Isi e delle sue sezioni. Il termine per l’invio di abstract e paper è il 20 aprile. La 57a sessione è in programma a Durban, Sud Africa, dal 16 al 22 agosto 2009.

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