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RAPPORTO ANNUALE ISTAT. LA SITUAZIONE DEL PAESE NEL 2006
Come ogni anno il Presidente dell’Istat Luigi Biggeri
ha
illustrato in Parlamento un’articolata sintesi
del Rapporto
annuale sulla situazione del Paese,
alla presenza del Presidente della Camera Fausto
Bertinotti e di un pubblico costituito da numerose
autorità civili, religiose e militari. La presentazione
del volume, alla quindicesima edizione, è stata
ampiamente ripresa dagli organi di informazione, con
268 lanci di agenzia, 5 interviste televisive e 9
radiofoniche, 20 passaggi nei telegiornali nazionali
e 26 nei notiziari radiofonici, 80 articoli su quotidiani
a stampa e on line.
Articolato in sei capitoli, il Rapporto utilizza in
modo integrato l’informazione statistica ufficiale
disponibile e costituisce un importante contributo
di riflessione sulla situazione economica e sociale
italiana.
Il primo capitolo, dedicato all’analisi della congiuntura
economica, illustra le caratteristiche della ripresa in
atto dell’economia italiana. Nel secondo, dedicato alla
struttura e alla competitività delle imprese, si analizzano
le dinamiche di medio periodo del nostro sistema produttivo,
caratterizzato da una ridotta dimensione d’impresa e dalla
specializzazione in settori tradizionali. Gli aspetti
strutturali del sistema produttivo sono indagati in
un’ottica territoriale nel capitolo successivo, dove
si analizzano in particolare alcune tipologie di
sistemi territoriali (urbani, distrettuali, innovativi)
e si valorizza la nuova informazione di dettaglio comunale
contenuta nel Registro statistico delle unità locali.
L’aggiornamento del quadro conoscitivo sul mercato del
lavoro italiano, nel quarto capitolo, si concentra sulle
sue trasformazioni, in una fase di crescita prolungata
e relativamente sostenuta dell’occupazione, di importante
diminuzione della disoccupazione e di risalita lenta e
discontinua dei tassi di attività. Il quinto capitolo apporta
nuovi elementi d’analisi ai temi delle condizioni economiche
delle famiglie e del sistema di protezione sociale,
caratterizzati, come di consueto, da un marcato dualismo
tra Nord e Sud. L’elemento di maggiore novità del
Rapporto è rappresentato dall’analisi dell’immigrazione,
uno dei primi risultati dell’attività in corso all’Istat
per la realizzazione di un sistema informativo statistico
integrato sul fenomeno. Il tema, di grande attualità, è
analizzato nel sesto capitolo sotto diversi profili -
le caratteristiche demografiche, sociali e territoriali;
le motivazioni che sottendono i flussi e la mobilità interna;
i processi di formazione delle nuove famiglie e l’emergere
delle seconde generazioni - e prende in considerazione
molteplici aspetti quali scuola, sanità, devianza e
servizi sociali.
FORUM P.A. 2007: L’APPUNTAMENTO
ANNUALE PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Si è chiusa da pochi giorni la
18a edizione di Forum P.a.,
la principale manifestazione fieristica e congressuale
interamente dedicata alla pubblica amministrazione e ai processi
d’innovazione per migliorare la qualità dei servizi a cittadini
e imprese.
Le cinque giornate di Forum sono state l’occasione per valutare
la capacità di innovazione organizzativa e tecnologica della
pubblica amministrazione. Comuni, province, regioni, enti
pubblici e aziende leader nell’innovazione tecnologica e
organizzativa, per un totale di 376 espositori, hanno fatto
testare ai circa 45.000 visitatori prodotti innovativi e
nuove soluzioni tecnologiche, nonché una vasta rassegna di
sperimentazioni e progetti pilota.
Ampia rappresentanza del Governo: il Presidente del Consiglio
Romano Prodi, nove ministri, cinque presidenti di regione,
il sindaco di Roma Walter Veltroni insieme ai sindaci e agli
amministratori di moltissime comunità locali.
1.500 i relatori intervenuti ai 170 convegni. Inoltre, nei
giorni della manifestazione, sono stati 95.000 i visitatori
virtuali del Forum attraverso il sito
www.forumpa.it, che
negli ultimi 12 mesi ha registrato 2.8 milioni di accessi
e 22 milioni di pagine consultate.
La 18a edizione di Forum P.a ha aperto con aspettative
importanti e ha chiuso con tre importanti successi: in primo
luogo la pubblica amministrazione è tornata al centro
dell’attenzione della classe politica; va poi sottolineata
la partecipazione internazionale, che quest’anno è stata
di grande livello grazie alla presenza di delegazioni
ministeriali di trenta paesi che hanno partecipato ad
un confronto sulla costruzione della P.a. del futuro;
infine, la nuova Fiera di Roma, che si è dimostrata una
sede prestigiosa e finalmente adeguata ad una manifestazione
di taglio europeo.
L’Istat ha
partecipato al Forum, come di consueto, con
un proprio spazio espositivo, al cui interno è stato
allestito anche quest’anno un angolo Sistan, area di
rappresentanza del Sistema statistico nazionale.
UN’INDAGINE SUL LAVORO ATIPICO A ROMA
Nel n. 1/2007 della newsletter trimestrale
I
Numeri di Roma - presentato in Campidoglio il 24 aprile 2007
dall’assessore alle politiche economiche, finanziarie
e di bilancio - sono riportati i risultati della
ricerca
Il
lavoro atipico a Roma: caratteristiche
e prospettive occupazionali, che utilizza dati di
fonte Istat e Isfol per analizzare il fenomeno
dell’instabilità lavorativa e le principali
problematiche rilevate fra i lavoratori non standard.
Il lavoro precario coinvolge in larga parte
giovani, donne e persone con titoli di studio
medio-alti. Nella Capitale, su circa 125.600
lavoratori a tempo determinato e collaboratori,
il 58% sono donne e il 59% sono persone fra i
15 e i 34 anni. Il lavoro tradizionale a tempo
indeterminato, pur essendo comunque diffuso
anche fra i nuovi rapporti di lavoro, perde
terreno a vantaggio delle occupazioni instabili.
Nell’area di instabilità del lavoro, oltre a questi
occupati, si sono considerate anche le persone che
hanno perso un lavoro temporaneo e sono alla ricerca
di una nuova occupazione. Si tratta di circa 33.000
persone che scivolano frequentemente dalla condizione
di occupato a quella di inoccupato perché un contratto
scaduto non viene rinnovato, oppure perché il progetto
su cui erano impegnati è terminato e sono, quindi,
sempre alla ricerca di un lavoro. Considerando anche
questa componente, l’area dei lavori instabili a Roma
arriva a comprendere 158.000 persone, pari al 13,5%
della popolazione attiva.
Se si analizza l’evoluzione occupazionale degli
ultimi cinque anni, poi, si osserva che il numero
di passaggi da forme di occupazione precarie a
contratti a tempo indeterminato tende a diminuire,
prefigurando una permanenza in situazioni lavorative
intermittenti o temporanee, a smentita del convincimento
diffuso che le considera solo trampolini di lancio
verso forme di lavoro più stabili.
ESSERE LETTORI NEL XXI SECOLO
Organizzato dall’Associazione italiana degli editori
(Aie) e dall’Istat in collaborazione con la Fiera
internazionale del libro di Torino,
il convegno Essere
lettori nel XXI secolo ha presentato la terza edizione
dell’indagine quinquennale Istat sulla lettura, svolta
nel 2006 e realizzata su un campione di circa 50.000
individui, i cui risultati sono stati diffusi nella
nota La
lettura di libri in Italia.
Articolato in tre sessioni, ognuna moderata da un
giornalista e partecipata da professionisti dei diversi
settori, il dibattito si è mosso dai dati Istat per
tracciare un identikit dei lettori e della lettura
nell’era digitale.
Sono emerse alcune curiosità: nel 1957 solo il 17%
delle famiglie aveva almeno un componente che leggeva,
nel 1973 si è passati al 49,3% fino a raggiungere il
60,9% delle famiglie nel 2006. Il dato più negativo
è relativo al permanere, negli ultimi 10 anni, di un
40% di famiglie in cui nessuno legge (si tratta perlopiù
di persone con status sociale basso, anziane e con
titolo di studio non superiore alla licenza media).
Significativo il dato riguardante la presenza di libri
in casa: nel 1965 il 64% delle famiglie non ne aveva;
tale percentuale decresce nel corso degli anni
(il 42,6%, nel 1973) fino a raggiungere il livello
minimo nel 1995 (10,4%), ma aumenta di nuovo nel 2006
(12,3%). Si legge poco per motivi professionali: solo
il 20,5% delle lavoratrici e il 18,2% dei lavoratori.
Meno della metà degli studenti legge libri per motivi
scolastici, oltre ai libri di testo. Aumentano le
differenze territoriali per ciò che riguarda la
lettura nel tempo libero: al Sud si legge sempre
meno e al Nord sempre di più.
E i giovani? Leggono più della media della
popolazione (legge il 70% della popolazione
tra i 6-24 anni, rispetto al 60,5% del totale
della popolazione) ma sono dei lettori deboli
(leggono da 1 a 3 libri l’anno). E una quota
del 26,8% non legge affatto (un dato sostanzialmente
stabile rispetto al 27,1% del 2000). Si tratta di un
dato strutturale che è fortemente influenzato dal
contesto familiare. Internet, videogiochi e tv non
distraggono: non emergono effetti di sostituzione
tra lettura e altre attività culturali; l’84,5% dei
giovani che leggono usano il pc, rispetto al 51,2%
di chi non legge.
IL CONSUMO DI ALCOL IN ITALIA,
UN FENOMENO CHE PREOCCUPA
È allarme in Europa per l’aumento, soprattutto
fra i giovani, dell’uso di alcol, responsabile del 9% della
spesa sanitaria dei paesi europei e riconosciuto dagli esperti
come uno dei più pericolosi fattori di rischio per la salute.
L’Istituto superiore di sanità, attraverso
l’Osservatorio
nazionale alcol, opera da molti anni in diversi progetti
nazionali, europei e internazionali per la prevenzione,
la valutazione e il monitoraggio dell’uso di alcol e delle
patologie alcol-correlate. L’Osservatorio elabora i dati
epidemiologici e le strategie di formazione e di informazione
e organizza campagne di prevenzione, in collaborazione con
altre istituzioni nazionali e internazionali e con varie società
scientifiche. Per documentare le dimensioni del fenomeno,
l’Osservatorio si è avvalso della collaborazione con l’Istat,
che ha modificato e integrato lo standard di rilevazione
del consumo di bevande alcoliche nell’ambito delle indagini
Multiscopo sulle famiglie. Le informazioni raccolte dall’Istat
sono state recentemente pubblicate nella nota
L’uso
e l’abuso di alcol in Italia. L’indagine ha consentito di rilevare la
diffusione, soprattutto tra i giovani, di comportamenti a
rischio relativi a un uso eccessivo di alcol: un ragazzo su
due tra i 16 e i 17 anni ha consumato alcolici nel corso
dell’anno e addirittura il 7,8% dei maschi in questa fascia
d’età ha assunto alcol ogni giorno. Tra i giovani preoccupa
anche l’attitudine ad associare vari comportamenti potenzialmente
a rischio, come il consumo di alcolici fuori pasto, il fumo
e la frequentazione di discoteche; tra l’altro, anche la
tendenza a eccedere nel bere risulta molto più diffusa tra
coloro che frequentano discoteche. Si tratta di comportamenti
che interessano ampi settori del mondo giovanile e che
determinano la necessità di mettere in opera necessarie
misure preventive. È in quest’ottica che l’Iss ha organizzato
lo scorso 12 aprile, in collaborazione con il Ministero della
salute, la sesta edizione dell’Alcohol
Prevention Day,
giornata dedicata alla prevenzione dei problemi alcol-correlati,
ideata per dare seguito alla direttiva del Ministero della
salute che ha inserito la prevenzione dell’alcolismo tra
le massime priorità della politica sanitaria del Paese.
OSSERVATORIO SUL TURISMO NELLA PROVINCIA DI RIMINI
Anche per l’anno 2006 l’ufficio di statistica
della provincia di Rimini ha analizzato i risultati
dell’indagine sull’offerta turistica (sistema dell’ospitalità
e movimento turistico) che fa riferimento alle rilevazioni
di interesse pubblico inserite nel Programma statistico
nazionale.
Il rapporto che ne è scaturito offre un quadro informativo
articolato, grazie a specifiche elaborazioni dirette a
documentare alcuni aspetti del fenomeno turistico nel
territorio provinciale, che riveste un rilevante interesse
strategico per le decisioni degli organi di governo e
degli imprenditori di settore.
Le informazioni riguardano in particolare:
- le quote di mercati esteri ed italiani per segmento
di classificazione e tipologia della struttura ricettiva;
- la permanenza media per mese o per particolari periodi;
- gli effetti della destagionalizzazione;
- gli indici di utilizzazione mensili (lordi e netti) degli
esercizi alberghieri nei diversi comuni della provincia e il
prezzo medio di pernottamento o pensione completa del prodotto
alberghiero per l’alta e la bassa stagione;
- i processi di riqualificazione (presenza di servizi nelle
camere, nella struttura);
- specifici segmenti alberghieri come i club di prodotto
(ecolabel, bike hotels, piccoli alberghi di qualità, ecc.);
- i dati sulla capacità ricettiva per comune e/o località
turistica.
Il Report 2006, diffuso con una cd card di cm. 8,4 x 4,8,
è consultabile anche on
line.
In apposite sezioni
contiene i riferimenti alla normativa e alla
modulistica di supporto alla rilevazione.
CONVEGNO INTERMEDIO SIS 2007
Il prossimo Convegno intermedio della Società
italiana di statistica (Sis), dedicato al tema
Rischio
e Previsione, si svolgerà a Venezia,
Isola di San Servolo, dal 6 all’8 giugno.
Il Convegno prevede due sessioni plenarie, sessioni
specializzate invitate e sessioni spontanee con
presentazione di sessioni poster. All’evento
parteciperanno studiosi italiani e stranieri.
Ad anni alterni, la Sis
organizza la Riunione
scientifica (anni pari) e il Convegno intermedio
(anni dispari): mentre la Riunione scientifica
ha un respiro molto ampio, e le relazioni plenarie
invitate sviluppano temi di ricerca molto generali,
il Convegno intermedio si svolge attorno a un tema
monografico, metodologico o applicato di specifico
di interesse nazionale. Economia, imprese, metodologie
e statistiche ufficiali sono alcuni degli argomenti
delle precedenti
edizioni.
Entrambi i tipi di manifestazione permettono la
partecipazione attiva di tutte le componenti della
Sis e danno rilievo agli interessi scientifici
presenti nella Società; in occasione delle riunioni
principali, inoltre, si svolgono anche incontri
satellite. La partecipazione dei soci è in genere
molto elevata e a questa va aggiunta una consistente
presenza di studiosi non soci interessati ai temi
di volta in volta trattati. In particolare,
risulta in forte aumento l’attiva partecipazione
sia di giovani studiosi sia di statistici e
non statistici che operano nelle imprese e nella
scuola pre-universitaria. La Riunione scientifica,
così come il Convegno intermedio, rappresentano
anche l’occasione per convocare l’Assemblea generale
annuale della Società, nella quale, secondo lo
Statuto, vengono approvati i bilanci e rinnovate
le cariche sociali in scadenza.
Convegno nazionale Usci
La manifestazione
(Padova, 4 e 5 giugno) è
incentrata sul tema La statistica per la programmazione
strategica e gestionale dei comuni. All’apertura del convegno
è previsto l’intervento, tra gli altri, del presidente
dell’Istat Luigi Biggeri. L’appuntamento è anche l’occasione
per celebrare il centenario della fondazione della prima
Unione statistica delle Città italiane e il ventennale dalla
costituzione dell’odierna Unione statistica comuni italiani.
Forum nazionale Educazione all’ambiente e alla sostenibilità
Il Ministero dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare organizza a Torino, dal 4 al
6 giugno,
il Forum
nazionale con l’obiettivo di riunire in
un grande dibattito le istituzioni di governo, centrale e
locale, i rappresentanti della società civile, il mondo
accademico e quello delle imprese per gettare solide basi
alla costruzione di una cultura della sostenibilità.
Objective bayesian analysis
È in programma a Roma dall’8 al 12 giugno, all’Università
La Sapienza, il 6°
workshop internazionale
sugli sviluppi della ricerca nella metodologia bayesiana,
patrocinato,
tra gli altri, dalla Sis e dalle Università La Sapienza e
Roma Tre.
Secondo Forum mondiale Ocse su Statistica,
conoscenza e politica
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo
economico (Ocse) organizza a Istanbul, dal 27 al 30
giugno, il secondo Forum
mondiale su Statistica,
conoscenza e politica, dal titolo Measuring and
Fostering the progress of societies. Misurare e
favorire il progresso della società moderna
attraverso appropriati indicatori statistici
sarà il tema principale di discussione. Le sessioni
principali potranno essere seguite in diretta
via Internet. È possibile partecipare solo su
invito dell’organizzazione.
Dossier statistico La famiglia in Italia
Il dossier,
curato da Istat e Dipartimento
per le politiche della famiglia, vuole favorire
l’elaborazione di informazioni statistiche utili
all’individuazione dei bisogni delle famiglie,
ai fini della predisposizione del Piano nazionale per
la famiglia previsto dalla legge finanziaria per il
2007. È stato diffuso in occasione della recente
Conferenza nazionale della famiglia,
Cresce
la famiglia,
cresce l'Italia, con la quale il Governo ha
promosso un momento istituzionale di ascolto
e partecipazione sui temi che interessano le
famiglie italiane.
Provincia di Parma: Atlante socio-economico dei
comuni parmensi. Anno 2006
L’Atlante
è stato diffuso
il 16 maggio. Aggiornato e ampiamente modificato
rispetto alla precedente edizione, è uno strumento
utile alla comprensione delle dinamiche sociali ed
economiche del territorio, su scala provinciale e
comunale. Per ogni comune è stata organizzata un’ampia
scheda, che costituisce una sorta di "carta d’identita"
del comune medesimo.
Analisi statistica territoriale della provincia di Ancona 2005
Analisi statistica territoriale della provincia di Ancona
è una raccolta di dati di interesse territoriale,
tratti e selezionati dagli archivi di enti pubblici e
privati operanti nella provincia, oltre che dalle principali
fonti statistiche ufficiali. Le informazioni, organizzate
per sezioni tematiche, sono pubblicate in progress sul
sito
durante l’anno successivo a
quello di riferimento
dei dati secondo il calendario degli aggiornamenti.
La pubblicazione
cartacea, di agile consultazione, è
concepita come un invito
alla navigazione
on line.
Calenzano in cifre 2006
Per il terzo anno,
l’opuscolo
edito dall’ufficio di
statistica del comune, che riassume ed elabora i
principali dati socio-economici del 2006 relativi
al territorio comunale, sarà
inviato a tutte
le famiglie residenti nella zona.
Il turismo in Val di Cornia
L’opuscolo statistico, curato dall’ufficio di
statistica associato del
Circondario
della Val
di Cornia (provincia di Livorno), presenta i
dati più rilevanti del turismo riferiti agli
anni 2003-2005. Per informazioni:
info@circondariovaldicornia.it.
Comune di Como: laboratorio di statistica
Il Settore Statistica del comune ha dato l’avvio
ad un ciclo di visite didattiche per le scuole del
territorio con l’obiettivo di promuovere la diffusione
della cultura statistica.
Per informazioni:
derocchi.domizia@comune.como.it.