Logo Sistan



NEWSLETTER DEL SISTAN n. 45
MAGGIO/GIUGNO 2008




L’Ufficio della Segreteria centrale del Sistan invia la newsletter in formato elettronico ad operatori degli uffici di statistica, docenti, esperti, leader d’opinione interessati al Sistema statistico nazionale e a chi si registra compilando la scheda d’iscrizione on line.
Per cancellarsi, inviare un’e-mail vuota a cancnews@istat.it, specificando nell'oggetto cancellazione.
Indirizzare suggerimenti, critiche e segnalazioni a giornale@istat.it
.

La prossima newsletter sarà inoltrata a settembre.


L’UFFICIO DELLA SEGRETERIA CENTRALE DEL SISTAN HA CAMBIATO SEDE:
Viale Liegi, 13 - 00198 Roma Tel. 06.4673 7700 - Fax 06.4673 7615


CALENDARIO DEI COMUNICATI STAMPA DELL’ISTAT PER IL 2008
ALTRE DIFFUSIONI dell’Istat

RAPPORTO ANNUALE ISTAT
Mettere a fuoco la situazione economica e sociale del Paese fornendo utili elementi di valutazione ai policy maker e informazioni a tutti i cittadini, integrando le informazioni prodotte dall’Istat e dagli altri soggetti Sistan mediante le tecniche più aggiornate per la misurazione dei fenomeni demografici, economici e sociali: questo da 16 anni l’obiettivo del
Rapporto Annuale dell’Istat, imprescindibile appuntamento per riflettere sulle trasformazioni dell’economia e della società italiane in un contesto di continuità dell’analisi, che è stato presentato lo scorso 28 maggio a Montecitorio alla presenza di un pubblico composto da numerose autorità. L’edizione del 2008, arricchita da approfondimenti tematici e da un’appendice di tavole statistiche con indicatori economici e sociali, analizza luci ed ombre della situazione economica italiana, caratterizzata dal permanere di differenze territoriali tra Nord e Sud ma anche da segnali di una ristrutturazione organizzativa e produttiva. L’elemento di maggiore novità dell’edizione di quest’anno è rappresentato dall’analisi dell’immigrazione, effettuata mediante l’utilizzo di strumenti che consentono di delineare le tipologie prevalenti dei modelli migratori, e di individuare i percorsi della stabilizzazione.
Gli organi di informazione hanno ampiamente coperto l’evento, con 426 lanci di agenzia, interviste ad emittenti radiofoniche e televisive, partecipazioni a trasmissioni nonché passaggi nei notiziari radio-televisivi; nonché 62 articoli su quotidiani nazionali e altrettanti su testate regionali e on line. Nato dalla collaborazione coordinata tra le direzioni dell’Istat, il Rapporto annuale costituisce una conferma della professionalità dei vari settori dell’Istituto, sempre più impegnati nel progetto di divulgazione dei risultati delle loro ricerche.

torna all'indice

CONVEGNO USCI 2008
Nella scelta di Modena come luogo dell’annuale
convegno dell’Unione statistica comuni italiani (Usci), comune in cui è presente uno degli uffici di statistica più efficienti ed attivi del Sistan, si è voluto anche fare riferimento alla forte vocazione industriale, sia manifatturiera che agroalimentare, del territorio. Intitolato Impresa, sviluppo, territorio. Il ruolo della statistica locale, il convegno si è svolto il 4 e 5 giugno; con la scelta di Modena si è sottolineata la dimensione industriale e produttiva e, con essa, quella delle statistiche economiche e dei comparti produttivi; statistiche che si auspica siano prodotte, elaborate, interpretate e utilizzate avendo come riferimento territori delimitati, realtà locali, enti di governo delle comunità.
Uscire dalla dimensione di pedissequi produttori di statistiche demografiche standard (per lo più per conto dell’Istat) o da quella di compilatori di preziosi e misconosciuti annuari statistici, è la direzione che l’Usci ha indicato già a partire da alcuni anni, proprio con i suoi convegni. Da quello di Reggio Calabria del settembre 2006, dedicato alle rilevazioni di customer satisfaction per i servizi pubblici, a quello di Padova del giugno 2007, dedicato invece alla funzione della statistica a supporto della programmazione strategica e gestionale. In tutti questi casi la proposta dell’Usci è stata quella di rendere protagonisti gli uffici di statistica dei comuni per la produzione di informazioni statistiche ufficiali.
All’appuntamento di quest’anno hanno partecipato i più importanti esponenti della statistica ufficiale e accademica, oltre a numerosi rappresentanti di comuni, province e regioni.
Sul sito dell’Usci è on line uno speciale dedicato all’evento, con molte delle relazioni presentate.

torna all'indice

FORUM P.A. 2008
La
19a edizione di Forum P.A. - Mostra convegno dell’innovazione nelle Pa e nei sistemi territoriali si è svolta dal 12 al 15 maggio presso la nuova Fiera di Roma. Fitta di interessanti appuntamenti, l’iniziativa ha confermato la sua vocazione di punto di riferimento per tutti gli operatori del settore dell’amministrazione pubblica e non solo. Il tema della sentita esigenza di innovazione e modernizzazione del Sistema Paese è stato al centro del convegno di saluto inaugurato dal Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta e dal direttore generale di Forum P.A. Carlo Mochi Sismondi.
L’Istat, come di consueto, ha partecipato con un proprio spazio espositivo incentrato su un tema sempre più attuale, quello della valorizzazione dell’informazione statistica a beneficio del Paese; per l’occasione è stato realizzato un breve filmato, ideato con lo specifico obiettivo di mostrare ai visitatori del Forum quanto l’informazione statistica sia vicina alla vita quotidiana e quindi prezioso strumento di conoscenza e di analisi della realtà. Realizzato con strumenti grafici, presentava dati recenti, scelti tra la produzione dell’Istituto, che potessero essere interessanti per i non addetti ai lavori: dati sulle famiglie, le abitudini quotidiane, l’ambiente, l’economia, una ricca documentazione su argomenti che riguardano da vicino la vita quotidiana come la raccolta differenziata dei rifiuti e la balneazione delle spiagge. A disposizione del pubblico la nuova versione dell’opuscolo Italia in cifre,un classico della divulgazione, e l’Annuario statistico italiano.
Per il suo significativo impegno, l’Istat ha ricevuto un riconoscimento dal Dipartimento della Funzione pubblica per i risultati conseguiti in tema di sviluppo delle risorse umane e formazione. Il Direttore generale Olimpio Cianfarani ha infatti ritirato per l’Istat un attestato quale amministrazione che si è affermata fra le sei finaliste nella sezione Premi Qualità indetto dal Dipartimento della Funzione pubblica, riservato alle amministrazioni pubbliche che hanno espresso miglioramenti più significativi in tema di sviluppo delle risorse umane e formazione.

torna all'indice

RAPPORTO SUL MERCATO DEL LAVORO A ROMA
Il
Rapporto sul mercato del lavoro a Roma - 2007, che espone i risultati di ricerca ed elaborazione dell’ufficio di statistica del comune di Roma, vuole costituire un contributo di conoscenza delle caratteristiche e delle dinamiche più recenti della realtà del lavoro in un'area complessa e dinamica come è quella che gravita intorno alla capitale.
Chi sono i lavoratori che trainano il sistema produttivo romano? Quali sono le principali tipologie contrattuali che introducono i giovani al lavoro? Quanto i lavori atipici permangono nel tempo anche per i lavoratori più maturi? Quali sono le forme del lavoro che coinvolgono le donne e i cittadini immigrati a Roma? Su quali categorie e soggetti pesano di più gli infortuni che avvengono in ambito lavorativo? Quanto la maggiore formazione è veicolo per una migliore collocazione nel mondo del lavoro?
A queste ed altre domande si è cercato di dare una risposta che leggesse e interpretasse sia il punto di vista dei lavoratori, che dal loro lavoro o dalla sua mancanza vedono dipendere parte importante delle proprie scelte individuali e delle prospettive di vita, sia le richieste del sistema imprenditoriale e produttivo. Il risultato è un quadro segnato da una evidente dinamicità, da opportunità diversificate e da livelli professionali di eccellenza, nel quale si evidenziano tuttavia alcune criticità, riscontrabili del resto anche nel complesso della realtà nazionale, legate soprattutto alle forme intermittenti e instabili dei nuovi lavori atipici, alla insufficiente occupazione femminile, al corto circuito fra alta formazione e lavori non sempre altrettanto qualificati o sicuri. Temi, questi, che scavalcano il semplice piano dell’analisi della realtà produttiva e del lavoro per transitare su un livello più ampio e complesso, che richiama questioni legate alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, al ruolo del sistema di welfare nazionale e locale nel garantire che la flessibilità non si trasformi inevitabilmente in trappola della precarietà, all’importanza di una rete di tutele che contribuisca ad equilibrare la parte imprenditoriale e quella del lavoro.

torna all'indice

IL PROGETTO LABOR CONTRO SOMMERSO E INCIDENTI SUL LAVORO
Contrastare l’irregolarità del lavoro e far rispettare le norme sulla sicurezza: questo l’obiettivo del
Progetto Labor (Lavoro+azioni+benefici+organizzazione+rete), coordinato dalla provincia di Torino, presentato il 15 maggio all’Inail sotto l’egida dell’Upi e finanziato con 1,6 milioni di euro dal Dipartimento affari regionali. Lo spirito dell’iniziativa è quello unitario di affrontare, in collaborazione con tutti i protagonisti istituzionali delle politiche del lavoro, le scottanti e attuali tematiche del lavoro sommerso e degli incidenti sul posto di lavoro. Conoscere le dimensioni dei fenomeni per poter predisporre soluzioni adeguate è il presupposto da cui parte il progetto, diviso in sei sezioni, ognuna delle quali intende sistematizzare la conoscenza dei vari aspetti del fenomeno. La fase di sperimentazione integrerà i dati di diverse strutture legate al mondo del lavoro e coinvolgerà 44 province italiane. Il progetto rientra in un piano più generale che l’amministrazione centrale intende portare avanti per incrementare l’utilizzo dell’informatica a supporto della sicurezza e della regolarità del lavoro. Governo, regioni e province collaborano intensamente sul fronte dell’informatizzazione, per far sì che i servizi pubblici per l’impiego possano garantire scambi di dati tra gli stessi servizi, le amministrazioni centrali, gli enti nazionali, gli uffici camerali, gli enti locali e le associazioni di categoria del territorio.

torna all'indice

RAPPORTO IMMIGRAZIONE DEL MINISTERO DELL’INTERNO
Un quadro completo sull’immigrazione in Italia viene tracciato da due pubblicazioni diverse, ma complementari, edite dal Ministero dell’interno: il
1° Rapporto sugli immigrati in Italia, curato da Marzio Barbagli, e la ricerca dell’Osservatorio sociale sulle immigrazioni del Ministero, di cui è disponibile on line una sintesi. Due diversi approcci finalizzati ad indagare un fenomeno che per la sua complessità necessita di strumenti di analisi sempre più fini ed articolati. Il Rapporto, analizzando dati Istat, Eurostat e dello stesso Ministero dell’interno, fotografa da un punto di vista quantitativo la situazione dell’immigrazione in Italia, registrando un fenomeno che, quantunque in crescita, non ha ancora raggiunto le dimensioni di altri paesi europei (l’Italia si situa al dodicesimo posto per entità del fenomeno migratorio). La nazionalità romena, grazie all’ingresso della Romania nella Comunità europea, risulta quella numericamente più consistente, mentre altre - come quella marocchina, tunisina e filippina - sono in contrazione. Il fenomeno migratorio presenta una sempre più marcata tendenza a diventare stabile: il dato è confermato tra l’altro da un’indagine del Ministero della pubblica istruzione relativa all’anno scolastico 2006-2007 che registra un aumento degli alunni stranieri iscritti alla scuola italiana. Il Rapporto ospita analisi rilevanti su altri aspetti del fenomeno migratorio come le famiglie immigrate, la fecondità, il lavoro, il quadro normativo, la mortalità (compresa un’analisi della mortalità infantile), i ricongiungimenti, il fenomeno dell’irregolarità.
La ricerca dell’Osservatorio, che completa il quadro offerto del Rapporto, si caratterizza invece come indagine qualitativa realizzata attraverso focus group e interviste approfondite con l’obiettivo di identificare le caratteristiche salienti della percezione degli stranieri da parte degli italiani e viceversa.

torna all'indice

UNESCO: EDUCAZIONE PER TUTTI ENTRO IL 2015
Il
Rapporto Education for All by 2015: will we make it? pubblicato dall’Unesco illustra, con ricchezza di dati e di documentazione relativi a vari paesi, le principali tematiche dell’educazione a livello mondiale oggi, facendo il punto rispetto all’obiettivo fissato dall’Unesco: Educazione per tutti entro l’anno 2015, relativo all’impegno di fornire a tutti i bambini del mondo un’educazione di base entro il 2015. Il quadro presenta da un lato dati confortanti: il tasso di iscrizione dei bambini alla scuola elementare è cresciuto sensibilmente a partire dal 2000 (+36% nell’Africa subshaariana, la zona geografica con l’incremento più elevato) e nel mondo il numero di bambini fuori dalla scuola si è ridotto drasticamente dai 96 milioni del 1999 ai 72 del 2005, contemporaneamente all’aumento della spesa pubblica e degli aiuti destinati all’educazione. Passi da gigante sono stati realizzati anche per quanto riguarda la parità di genere a scuola, raggiunta nel 63% dei paesi per il livello primario e nel 37% per quello secondario, mentre spesa per l’educazione e fondi dell’aiuto destinati ad essa sono aumentati. Tuttavia, nonostante le buone notizie, il Rapporto denuncia la permanenza di risvolti negativi: bassa qualità dell’insegnamento, elevati costi e un grado persistente di analfabetismo tra gli adulti sono elementi che rischiano di compromettere le possibilità di raggiungere l’obiettivo dell’educazione per tutti entro il 2015. Dopo aver effettuato una valutazione delle strategie e dei programmi che si sono rivelati efficaci per migliorare le politiche educative, il Rapporto procede a una disamina delle sfide che ancora rimangono da affrontare.

torna all'indice

IN BREVE...

Psn 2008-2010. Aggiornamento 2009-2010
Il Psn 2008-2010. Aggiornamento 2009-2010 è stato deliberato dal Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica (Comstat) il 19 giugno. Sono in itinere le ulteriori fasi per la formalizzazione.

Programma statistico nazionale 2008-2010: in Gazzetta Ufficiale la delibera del Cipe
Nel Supplemento Ordinario n. 123 alla G.U. 13 maggio 2008 - serie gen. - n. 111 è stata pubblicata la
deliberazione del Cipe 21 dicembre 2007 di approvazione del Programma statistico nazionale per il triennio 2008-2010 (deliberazione n. 146/2007). Il Psn 2008-2010 entrerà in vigore non appena sarà formalizzato l’intero iter di approvazione. Si ricorda che sono consultabili on line su questo sito sia il volume Parte prima - obiettivi e progetti sia il Piano di attuazione per l’anno 2008.

Istat/Eurostat: Conferenza europea sulla Qualità - Q2008
La European Conference on Quality in Official Statistics si è svolta a Roma dall’8 all’11 luglio. L’evento ha permesso la discussione, a livello europeo, dei più recenti sviluppi nel campo della qualità e delle metodologie per le indagini statistiche, con un focus particolare sulla statistica ufficiale.

Corso Sis: La Statistica locale. Organizzazione, fonti, rilevazioni
Il corso, che si terrà a Firenze dal 7 al 9 ottobre, si propone di presentare un panorama completo delle funzioni e dei compiti degli uffici di statistica degli enti locali, sia attraverso la ricognizione del contesto normativo sia approfondendo, tra le possibili attività, quelle che possono qualificarne al meglio le funzioni. Il termine per iscriversi è il 20 luglio.

Piemonte in cifre 2008
È stata presentata l’11 giugno a Torino la 16a edizione dell’annuario statistico regionale curato da Unioncamere Piemonte, regione Piemonte e Istat. Anche quest’anno è pubblicato assieme all’annuario il Quadro Statistico Complementare.

Annuario statistico della provincia di Bolzano 2007
L’Astat, l’Istituto provinciale di statistica di Bolzano, ha pubblicato l’edizione 2007 dell’annuario. Sono consultabili on line gli annuari statistici dal 2001. È possibile richiedere il dvd Raccolta statistica, che contiene tutti i dati e le pubblicazioni dell'Astat.

The global information society: a statistical view
Il rapporto, curato dall’ufficio di statistica dell’Unesco, fornisce una ricca panoramica di dati sull’utilizzo delle Ict sia nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo.

Regione Liguria: Sistema statistico regionale
Nella Gazzetta Ufficiale 14 giugno 2008 - 3a serie speciale - n. 24 è stata pubblicata la legge regionale 3 aprile 2008, n. 7, recante Norme sul Sistema statistico regionale, che abroga la precedente legge regionale 6 agosto 1996, n. 34.

Comitato consultivo europeo di statistica
Nella G.U. 19 maggio 2008 - 2a serie spec. - n. 38 è stata pubblicata la Decisione n. 234/2008/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 marzo 2008, che istituisce il comitato consultivo europeo di statistica e che abroga la decisione 91/116/CEE del Consiglio (pubblicata nella G.U. dell’Unione europea 15.3.2008, n. L 73). Il nuovo comitato sostituisce il comitato consultivo europeo dell’informazione statistica nei settori economico e sociale ed assiste il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione garantendo che le esigenze degli utenti e i costi sostenuti dai produttori e dai fornitori di informazioni siano prese in considerazione in sede di coordinamento delle priorità e degli obiettivi strategici della politica dell’informazione statistica comunitari. La decisione è in vigore dal 15 giugno 2008.

Comitato consultivo europeo per la governanza statistica
Nella G.U. 19 maggio 2008 - 2a serie spec. - n. 38 è stata pubblicata la Decisione n. 235/2008/CE del Consiglio, dell'11 marzo 2008, che istituisce il Comitato consultivo europeo per la governanza statistica (pubblicata nella G.U. dell’Unione europea 15.3.2008, n. L 73). Scopo del comitato è di fornire una supervisione indipendente del sistema statistico europeo per quanto riguarda l’attuazione del Codice delle statistiche europee. La decisione è in vigore dal giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.