NEWSLETTER DEL SISTAN N. 49


Gennaio/Febbraio 2009





La Direzione centrale relazioni istituzionali e coordinamento e sviluppo del Sistan invia la newsletter in formato elettronico ad operatori degli uffici di statistica, docenti, esperti, leader d’opinione interessati al Sistema statistico nazionale e a chi si registra compilando la scheda d’iscrizione on line. Per cancellarsi, inviare un’e-mail vuota a cancnews@istat.it, specificando nell’oggetto cancellazione.
Per indirizzare suggerimenti, critiche e segnalazioni: giornale@istat.it.

CALENDARIO DEI COMUNICATI STAMPA DELL’ISTAT PER IL 2009

ALTRE DIFFUSIONI DELL'ISTAT




LA NUOVA EDIZIONE DI EUP ON LINE

La costruzione della rete Sistan ha come punto di partenza l’esatta conoscenza della mappa del Sistema. Per avere un quadro informativo adeguato e aggiornato viene svolta ogni anno la rilevazione sugli uffici di statistica del Sistema che raccoglie gli elementi identificativi degli uffici, dei responsabili dell’ufficio e alcune informazioni essenziali sulle risorse umane e strumentali disponibili, nonché sulle attività svolte dall’ufficio.
Ma la rilevazione non ha questo unico obiettivo, ha anche la funzione di fornire le informazioni per la Relazione al Parlamento sull’attività dell’Istat, sulla raccolta, trattamento e diffusione dei dati statistici della Pa e sullo stato di attuazione del Programma statistico nazionale, presentata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento funzione pubblica - ogni anno il 31 maggio.
Quest’anno l’indagine si è svolta dal 2 febbraio al 6 marzo e la rilevazione è stata totale, ovvero ha riguardato circa 3600 soggetti. È stato ulteriormente revisionato il questionario con una semplificazione della Parte B - sezione risorse umane - dove sono stati introdotti quesiti sui dipendenti a tempo indeterminato e part time; nella parte C sono stati eliminati i quesiti sulla formazione ed è stata ampliata la sezione sulla diffusione dell’informazione statistica. Infine, è stato inserito un riquadro facoltativo sulle caratteristiche biografiche e professionali del referente che verrà messo sul sito in una apposita rubrica.
Si è ulteriormente perfezionato il sistema di raccolta dei dati via web, ovvero il sistema Eup on line, ed è stato potenziato il ruolo degli Uu.rr dell’Istat ampliando e migliorando le funzioni di monitoraggio sia operativo che analitico del sistema.
Dato che per raccogliere informazioni corrette è necessario che i rispondenti abbiano un supporto metodologico e tecnico nella fase di compilazione del questionario, è stato messo a disposizione un Manuale per la compilazione on line ed è stato attivato il numero verde 800 811177.


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LE PROVINCE NEL SISTEMA STATISTICO NAZIONALE

L’Assemblea annuale del Coordinamento degli uffici di statistica delle province (Cuspi), si è tenuta presso la provincia di Roma il 17 e il 18 febbraio ed è stata inaugurata dalla presentazione del volume Gli archivi amministrativi delle Province: una risorsa per la statistica ufficiale e del relativo progetto nazionale, che coinvolge quaranta province. Dei primi risultati e degli sviluppi del progetto hanno parlato la presidente del Cuspi, Cinzia Viale, il direttore Dati e archivi amministrativi e registri statistici dell'Istat, Manlio Calzaroni e Luigi Costanzo, della stessa Direzione; contributi sono stati forniti da Chiara Sarzi Braga (responsabile dell’ufficio di statistica della provincia di Mantova), da Maria Teresa Mauro (responsabile dell’ufficio di statistica della provincia di Siena) e da Rosita Dell’Orzo (responsabile del Ced della provincia di Benevento).
È seguita una tavola rotonda sulla nuova direttiva n. 6 del Comstat che introduce alcuni passaggi altamente innovativi riguardanti l’organizzazione, le funzioni e l’attività degli uffici di statistica delle province. Il dibattito, coordinato da Cinzia Viale, ha visto protagonisti il presidente dell’Istat, Luigi Biggeri, Claudia Cingolani (Direttore Istat per le relazioni istituzionali e coordinamento e sviluppo del Sistan) e Gaetano Palombelli, rappresentante dell’Upi nel Comstat. Sulla nuova direttiva n.6 si sono espressi qualificati esponenti del Sistan: Rossella Salvi del Cuspi, Rossana Rosati dell’Usci e Guido Audasso del Cisis.
La seconda giornata del convegno è stata interamente dedicata all’Assemblea, coordinata da Teresa Ammendola, responsabile dell’ufficio di Roma, con la presentazione delle esperienze più significative e alla presenza del Cuspi negli organismi della statistica ufficiale.
L’Assemblea si è conclusa con il rinnovo delle cariche del Cuspi e con la conferma dell’attuale presidente Cinzia Viale, di Rovigo.

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UN’ESPERIENZA DI CUSTOMER SATISFACTION NELLA REGIONE MARCHE

La statistica ufficiale deve agevolare la realizzazione di un insieme di regole generali condivise sulle quali sviluppare sistemi informativi coerenti con una sistematica valutazione delle politiche, fornire il costante supporto all’innovazione, porsi come una delle leve del cambiamento. È urgente adottare logiche orientate al cliente analoghe a quelle del mercato privato, ma con motivazioni diverse. La Customer satisfaction (Cs), nata per misurare il grado di soddisfazione degli utenti dei servizi pubblici, può generare un processo virtuoso verso il miglioramento continuo della qualità del servizio e della vita, verso una crescente fiducia del cittadino nelle istituzioni.
In quest’ottica viene realizzata da diversi anni, nella regione Marche, un'applicazione della customer satisfaction sulla qualità percepita dagli utenti del trasporto pubblico locale e regionale. Partendo dalle esigenze del settore, sono state esplicitate, con senso critico, le modalità di attuazione, nonché i risultati emersi di supporto alle azioni di miglioramento del servizio ed alle scelte di programmazione del settore.
Rimane parzialmente irrisolta la pressante esigenza di allineare i crescenti bisogni espressi dalla collettività con le prestazioni reali delle strutture pubbliche che, anche se in miglioramento, riescono con fatica a “tenere il passo”.
Ma qual'è lo spazio per la statistica ufficiale? Non c’è dubbio che le metodologie statistiche, usate all’interno del Sistan, sono uno strumento indispensabile per la realizzazione della Cs e che l’utilizzo di sistemi informativi statistici è garanzia della qualità delle informazioni prodotte.

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IL RAPPORTO CEIS SULLA SANITA' IN ITALIA

Il VI Rapporto Sanità del Centro di studi economici e internazionali (Ceis) della facoltà di Economia e commercio dell’Università di Roma Tor Vergata dal titolo La sanità delle Regioni: bilancio e prospettive a sette anni dalla riforma del Titolo V e alla vigilia del federalismo fiscale è stato presentato il 27 gennaio a Roma alla presenza di numerose autorità. Il rapporto, del quale è disponibile una sintesi, nasce dal lavoro di ricerca che il Ceis porta avanti da anni nel campo dell’economia sanitaria, della valutazione economica dei progetti sanitari, del management delle aziende sanitarie pubbliche e private. Anche l’edizione di quest’anno ha l’ambizione di fornire un supporto scientifico alle scelte di politica sanitaria, proponendo una varietà di indicatori elaborati per illustrare aspetti positivi e criticità del Sistema sanitario italiano.
Il volume affronta in primo luogo le modalità di finanziamento del sistema di tutela pubblica, vengono poi analizzati i principali settori di assistenza (ospedaliero, emergenza, residenziale, farmaceutico, specialistico, sociosanitario, domiciliare), per ognuno dei quali vengono presentati tavole a dettaglio regionale e grafici illustrativi. Si analizzano pure gli effetti finanziari ed economici dell’attività assistenziale e si definisce l’entità della spesa sanitaria, per poi passare a cercare di stabilire l’equità del sistema italiano misurata nel cosiddetto burden space, ossia quell’insieme di misure proposte dalla World health organization (Who) che prendono in considerazione l’onere dei consumi sanitari direttamente a carico delle famiglie. Chiude il volume un capitolo dedicato alle principali industrie che operano all’interno del settore sanitario (farmaceutici, dispositivi medici, assicurazioni) e, per ricordare come, a fronte degli elevati costi, la sanità eserciti un notevole impatto sull’economia di un paese.
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SCIENZA E TECNOLOGIA IN CIFRE

Realizzato dall’Istituto di Ricerca sull’impresa e lo sviluppo (Ceris) del (Cnr), in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, il data book Scienza e tecnologia in cifre. Statistiche sulla ricerca e l’innovazione, raccoglie i principali indicatori tradizionalmente usati per documentare l’impegno di un paese in attività di ricerca. La pubblicazione a carattere statistico fornisce informazioni sulla spesa per il personale nelle università e nelle imprese, su brevetti e pubblicazioni, esportazione e importazione di prodotti ad alta tecnologia; vengono altresì presentati i confronti internazionali sia delle risorse immesse nel sistema, sia di diversi indicatori di risultato per collocare l’attività scientifica e tecnologica del Paese in modo da garantire la comparabilità delle informazioni. La selezione degli indicatori presentati è frutto di convenzioni consolidate e di scelte metodologiche elaborate in ambito Ocse secondo precisi criteri concordati tra i paesi membri.
Lo studio giunge alla conclusione che in Italia sono molto scarsi gli stanziamenti per la ricerca e che il Paese si colloca tra gli ultimi paesi dell’Ocse, destinando alla ricerca una percentuale di Pil (1,1%) molto lontana da quella degli altri paesi industrializzati.

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RAPPORTO ISAE: LE PREVISIONI PER L’ECONOMIA ITALIANA 2009 - 2010

Netta caduta delle esportazioni, crollo senza precedenti della produzione industriale, imprese sempre più in difficoltà per il razionamento del credito, calo dell’occupazione, anche se in misura minore rispetto alle prime previsioni: l’Isae nel suo rapporto, Le previsioni per l’economia italiana 2009-2010, di cui è disponibile una sintesi, cerca di tracciare un primo profilo di quella che è ormai ufficialmente una recessione, una crisi storica cominciata nell’occidente industrializzato e che sta avendo ripercussioni in tutto il resto del mondo.
Pur nell’incertezza di prevedere scenari futuri per gli inattesi sviluppi che possono verificarsi durante una crisi economica, il rapporto delinea un quadro in cui prevalgono i segnali negativi (il Pil diminuirà del 2,6% nell’anno in corso), ma con qualche segno positivo: dopo un primo semestre ancora debole l’economia italiana tenderà a stabilizzarsi nella seconda metà del 2009 per l’interruzione della caduta della domanda mondiale dovuta agli effetti benefici sui redditi reali delle famiglie e alla riduzione dell’inflazione, primi cenni di una ripresa che dovrebbe consolidarsi nel 2010 (Pil +0,4%), in seguito alla prevista accelerazione del commercio internazionale.
Secondo il rapporto, il divario di crescita tra l’Italia e l’area euro tenderà ad assottigliarsi in quanto la nostra economia non deve rientrare da una “bolla” dei valori immobiliari, i bilanci delle banche sono più solidi e meno gravati da titoli tossici e il livello di indebitamento delle famiglie è notevolmente più basso che in altri paesi europei. L’impatto della caduta produttiva sull’occupazione sarà attutito dalla cassa integrazione, con un calo delle ore lavorate (-2,2% nel 2009) più pronunciato del calo dei posti di lavoro (-1%, in ripresa fino a 0,2% nel 2010). L’Isae ritiene che gli interventi di policy intrapresi nel frattempo nei vari paesi in recessione potranno cominciare a esercitare un effetto sul ciclo economico nella seconda metà del 2009, negli Usa prima e più che in Europa. Le azioni sono focalizzate sulla difesa dai rischi di disoccupazione e sulla difesa dei redditi dei lavoratori, ma non possono limitarsi a questo; il rapporto infatti approfondisce il tema della riallocazione del lavoro tra e nelle imprese, le dinamiche territoriali dell’occupazione e i cambiamenti nella contrattazione sindacale.
Il rapporto è stato presentato nella sede dell’Isae durante una giornata di studi coordinata da Alberto Maiocchi, presidente dell’Isae, cui hanno preso parte Luigi De Nardis, direttore dell’Unità operativa macroeconomia dell’Isae che ha illustrato il rapporto, Carlo Dell’Aringa professore di economia politica all’Università Cattolica, Gian Maria Gros Pietro, direttore del Dipartimento di scienze aziendali della Luiss e Carlo Monticelli, capo delle Relazioni finanziarie internazionali del Dipartimento del Tesoro (Ministero dell’Economia), che hanno commentato aspetti diversi del lavoro.

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Il CODICE DELLE STATISTICHE EUROPEE

È partita ufficialmente l’indagine pilota per l’estensione del Codice delle statistiche europee in ambito Sistan. Il Codice, che è composto da 15 principi, ha come obiettivo quello di accrescere la fiducia nell’indipendenza, nell’integrità e nella responsabilità delle autorità statistiche e di promuovere la qualità delle statistiche prodotte e diffuse. Con l’attuazione del Codice è stata introdotta una grande novità: l’approccio all’auto-valutazione. Gli stessi Istituti nazionali di statistica del Sse (Sistema statistico europeo) hanno svolto questo esercizio di auto-valutazione attraverso la compilazione di un questionario volto alla misurazione del grado di attuazione dei principi contenuti nel Codice. Tale esperienza, unita al riconoscimento del valore del Codice ha indotto il Comitato di indirizzo e coordinamento della informazione statistica (Comstat) a istituire un Gruppo di lavoro con l’incarico di progettare e di realizzare una indagine pilota per la messa a punto di strumenti idonei all’estensione del Codice in ambito Sistan.
Il Gruppo di lavoro, composto da rappresentanti dell’Istat, di amministrazioni centrali e di enti territoriali, dopo avere elaborato un questionario di auto-valutazione per le diverse realtà del Ssn, ha individuato 42 enti su cui testarlo. Questi ultimi sono stati individuati tenendo conto sia delle diverse tipologie di soggetti appartenenti al Sistan sia della loro distribuzione sul territorio nazionale. Successivamente, il Gruppo procederà con incontri diretti (Peer review) con alcuni dei rispondenti per raccogliere ulteriori elementi utili alla messa a punto e la verifica degli strumenti per il processo di estensione del codice.
Il questionario di auto-valutazione è stato trasmesso via e-mail ai soggetti selezionati e dovrà essere compilato e inviato all’Istat. I rispondenti potranno fare riferimento a un help desk appositamente costituito con l’obiettivo di fornire chiarimenti sul questionario e di svolgere una funzione di verifica sull’invio dei questionari compilati.

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IN BREVE...



Uffici di statistica delle province: modificata la direttiva n. 6/Comstat
Con deliberazione 19 giugno 2008 (pubblicata sulla G.U. 26.2.2009 - serie gen.- n. 47) il Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica ha deliberato di apportare alcune modifiche al testo della direttiva n. 6/Comstat, recante Disposizioni per l'organizzazione ed il funzionamento degli uffici di statistica delle province, emanata dal medesimo Comitato in data 18 dicembre 1992 ai sensi degli artt. 17 e 21 del d.lgs. 322/1989.

Annuario statistico della provincia di Bolzano 2008
L’Astat, l’Istituto provinciale di statistica di Bolzano, ha pubblicato l’ edizione 2008 dell’annuario, consultabile anche in tedesco. Sono consultabili on line gli annuari statistici dal 2001.

EuroP.A 2009
Giunta alla nona edizione, anche quest’anno si svolge alla Fiera di Rimini, dal 1° al 3 aprile, la manifestazione interamente dedicata al mondo delle autonomie locali, che si conferma come luogo di incontro tra P.A. centrale e P.A. locale. È on line il programma provvisorio.

Annuario statistico regionale Sicilia 2008
L’ Annuario, alla settima edizione, è frutto della collaborazione tra Servizio Statistica della Regione Siciliana e Ufficio regionale Istat per la Sicilia; si articola in 19 capitoli in cui sono presentate 218 tabelle e 30 grafici che forniscono le informazioni più rappresentative della realtà ambientale, sociale ed economica della Sicilia.

Convegno Usci 2009
Il convegno a tema Censimenti e federalismo. Innovazione statistica nei Comuni, si terrà a Lecce dal 5 al 6 maggio. Nella prima giornata è prevista una tavola rotonda sul tema del federalismo fiscale e amministrativo e il ruolo della statistica comunale e locale e nella seconda giornata ci saranno una rassegna di lavori e iniziative a cura di alcuni uffici comunali di statistica di tutta Italia e una tavola rotonda sul tema dei censimenti. È prevista, tra gli altri, la partecipazione del presidente dell’Istat Luigi Biggeri.

Convegno Multivariate methods and models for evaluating public services
Il convegno, organizzato dal Dipartimento di Scienze statistiche dell’Università di Bologna e sponsorizzato dalla Società italiana di statistica, si terrà dal 25 al 26 maggio a Rimini, piazzetta Teatini 10. La scadenza per l’invio degli abstract è il 15 marzo.

Scuola Sis: Programmazione in ambiente R per la ricerca in ambito statistico
Il corso, in programma dal 22 al 25 giugno a Palermo presso il Dipartimento di Scienze statistiche e matematiche Silvio Viannelli dell’Università di Palermo, si propone di fornire gli strumenti essenziali per poter sfruttare al meglio le potenzialità dell’ambiente di programmazione statistica R nella ricerca statistica sia di base che applicata. Il termine per iscriversi on line è il 10 maggio.

I numeri di Bologna: aggiornamenti.
Sul sito del Settore Programmazione, controlli e statistica del comune di Bologna sono stati recentemente pubblicati, tra l’altro, Cittadini stranieria Bologna - le tendenze 2008 ; Edilizia residenziale, densità demografica e variazioni territoriali della popolazione a Bologna: dati al 31 dicembre 2008; Le tendenze demografiche a Bologna nel 2008 e Come sono cambiati i prezzi a Bologna prima e dopo l’introduzione dell’euro: le tendenze dell’inflazione nel periodo 2000-2008.